(Appunti d'Ininterrotto Viaggio)
La danza invisibile
Ho voluto dedicare un’intera mostra alle figure della danza.
“Il dramma stesso della vita” colto nel suo dinamismo interiore ed esteriore, analogamente al “dramma della danza”, quale forma di meditazione in movimento, di esplorazione esperienziale tridimensionale. La danza, in quanto strumento pratico interiorizzato, ci appartiene intimamente, eppure è celata a noi stessi perché sostituita dal ritmo negoziato della vita. La danza comprende ogni nostro ritmo, l’intera messa in scena della vita. Visibile e invisibile.
Prospettive che rivelano caratteristiche individuali, stati d'animo e personalità.
Ho suddiviso simbolicamente i dipinti in tre categorie:
SUONI, Figure identificate con le note, immerse nel silenzio, lo spazio si annulla ed è transito del suono;
ARCHETIPI, Euritmia della vita nell’aderenza a temi antichi come la pioggia, il risveglio, lo slancio, il salto, il prato, l'amore, il viaggio. Spazi da guardare, idealmente luoghi dell’esistenza e danza dell’arte, allo specchio evolutivo di noi stessi;
MITI, Danza, Musica e Canto, elementi di un unico fenomeno di espressione artistica. Continuità filosofica con il mito per un collegamento con gli antichi, secondo una visione esclusiva, coreografica, ove i significanti coincidono con i movimenti e dipendono da abilità corporee, espressive e figurative.
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